Ceramiche da un contesto tardoantico presso l’agorà di Segesta (TP)
Abstract
Le ricerche della Scuola Normale Superiore di Pisa hanno mostrato con chiarezza l’esistenza di una fase di occupazione tardoantica (V–VII sec.) dell’antico centro urbano di Segesta, dopo l’abbandono della città tra fine II e inizi III sec. d.C. Tra i rinvenimenti più recenti, riveste un grande interesse l’individuazione e lo scavo (2009), immediatamente a SudOvest dell’agora/foro, di un contesto tardoantico sigillato, non intaccato cioè dalla successiva rioccupazione dell’area in età normanno-sveva. Si tratta di un ambiente quadrangolare, che riutilizzava le fondazioni di strutture più antiche e aveva la presumibile funzione di magazzino/dispensa. Sono stati individuati due livelli sottopavimentali non anteriori al pieno VI sec. (US 30263 e 30261), di cui quello superiore (US 30261) utilizzato come piano di calpestio, e – sopra il pavimento – un ricco strato di vita, mescolato a resti del crollo del tetto, di pieno-tardo VII sec. (US 30259)